Sono tantissime le imprese, anche tra le più grandi e affermate sul mercato, che spesso trascurano l’importanza che può avere tutelare il proprio brand, depositandolo come marchio registrato.
Cos’è un brand? Si tratta di un segno distintivo, ciò che permette di distinguere il vostro prodotto o il vostro servizio da quelli della concorrenza. Non dobbiamo pensare che possa essere soltanto qualcosa di figurativo, come un logo o un simbolo: può benissimo essere anche un insieme di colori, addirittura di suoni, un nome, un disegno, ecc., purchè se ne possa dare una descrizione che serva ad individuarlo e distinguerlo. Un marchio deve avere le caratteristiche della novità (non può essere uguale o simile a marchi preesistenti per le stesse categorie merceologiche), dell’originalità, della veridicità e della legalità.
Se non hai registrato il tuo marchio, e qualcuno dovesse “rubartelo” o registrarne uno simile prima di te, c’è la tutela che in alcuni casi può avere il cosidetto “Marchio di Fatto“. Questa tutela, sensibilmente ridotta rispetto a quella di un marchio registrato, ma in alcuni casi efficace, eisste nel momento in cui, per la diffusione, la notorietà di un brand tra i consumatori e l’opinione pubblica, un determinato brand è suscettibile di essere ricondotto (insieme ai prodotti e servizi ai quali si riferisce) ad un determinato produttore. Se esiste questa riconducibilità, il proprietario del brand, quindi del marchio di fatto, potrà continuare ad usarlo indipendentemente dalla successiva registrazione di terzi, ma solo e soltanto nelle modalità e soprattutto nei territori in cui lo utilizzava prima: se ho un marchio di fatto conosciuto in una determinata provincia, ed un terzo mi registra quel marchio, io potrò continuare ad usarlo in quella provincia, ma non potrò vendere i miei prodotti o servizi con quel marchio in un territorio nuovo.
Per questo, oltre che alla difficoltà oggettiva che può esserci nella dimostrazione della preesistente notorietà di un marchio, conviene sempre registrarlo per avere la tutela piena. Anche perchè, a differenza di quello che si può pensare, il costo non è così elevato, anzi.
I marchi si distinguono in Nazionali, Comunitari (validi all’interno dell’Unione Europea) e Internazionali. In Italia la normativa è contenuta sia nel codice civile che nel Codice della Prorietà Industriale. La registrazione di un marchio può essere fatta, anche tramite intermediari, all’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti, o per mezzo delle Camere di Commercio. Ci saranno da riempire allegati tecnici, fornire esemplari del marchio, una esauriente descrizione dello stesso. Ci sarà da scegliere la classe merceologica, oppure più classi di prodotti, per cui lo vogliamo registrare, sapendo che la tutela che mi garantirà sarà effettiva per i prodotti e i servizi in queste ricompresi. Classi che sono contenute e illustrate nella Classificazione Internazionale di Nizza, che ne conta 45. Poi, una volta effettuato il deposito, passerà un periodo di alcuni mesi in cui l’ufficio valuterà i requisiti del marchio, e durante il quale titolari di marchi terzi potranno opporsi alla registrazione. Infine, arriverà la conferma della registrazione del marchio, che avrà una validità di dieci anni decorrenti dalla data del deposito della richiesta, rinnovabili.
Il costo della registrazione di un marchio nazionale può essere intorno ai 2/300 euro, oltre spese dei professionisti che intervengono e di eventuali ulteriori classi merceologiche per le quali si chiede la registrazione. Costi maggiori ha la registrazione Comunitaria (la sede europea è a Alicante), oppure la registrazione di Marchi Internazionali o anche più registrazioni nazionali nei singoli paesi in cui pensiamo di vendere i prodotti e i servizi.
Comunque, costi decisamente abbordabili, e sicuramente utili, se si pensa alla tutela che un marchio registrato può darci, anche in caso di eventuali rivendicazioni da parte di terzi, e comunque per aumentare il valore commerciale della nostra azienda, dei nostri prodotti e dei nostri servizi, oltre all’immagine stessa e alla riconoscibilità da parte del pubblico della nostra attività commerciale.
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